Con quale banca lavori?
Occupandomi di banca e finanza, tengo a dire che un requisito fondamentale nel rapporto tra banca e cliente è la fiducia, così pure tra consulente e cliente.
Siccome la fiducia non è un bene che si acquista al kg. ma la si conquista giorno dopo giorno, attraverso il rispetto delle cose dette e poi mantenute, nella mia valutazione con chi lavorare, ho scelto Banca Mediolanum secondo diversi parametri valutativi:
- l’Etica. Non è importante solamente quanto hai, quanto sei forte, ma cosa fai con quello che hai. Come tutte le società il fine è il guadagno ma se con il tuo guadagno riesci anche ad aiutare chi è stato meno fortunato di te allora quello che fai è etico. In diverse occasioni l’etica della Banca è stata evidente:
- è stata l’unica azienda che ha rimborsato il 100% del capitale ai propri clienti coinvolti con i titoli della Lehman brothers.
- Assistenza agli alluvionati mediante elargizioni e blocco delle rate dei mutui per i disagiati.
- Polizza protezione mutuo regalata ai clienti che ne erano sprovvisti, proprio per evitare che un evento improvviso potesse mettere a repentaglio il bene principale dove la famiglia risiede, ovvero la vasa.
- Solidità patrimoniale e finanziaria; E’ una Banca con un indice di solidità (CET1) tra i più alti del settore.
- Management sicuro; Questo è un elemento molto importante. Sapere sempre a chi fa capo la società per la quale lavoro è sinonimo di garanzia. Le decisioni possono essere prese più velocemente, senza perdite di tempo in convocazioni di riunioni e senza mettere d’accordo diverse teste. Prova chiederti: chi sono i proprietari della banca dove ho il conto? Li sai tutti?
- Essere all’avanguardia con la tecnologia. Uno dei capi saldi è la volontà di tenere il passo coi tempi, offrendo ai clienti velocità e semplicità nelle operazioni. Proprio per questo investe molto in tecnologia.
- rispetto per le persone.
Se decido di provare, devo aprire un conto corrente?
Nel momento in cui decidiamo di iniziare a lavorare insieme e’ necessario aprire uno conto corrente con la banca con la quale collaboro.
Inoltre faremo pure una verifica sui costi del tuo attuale conto corrente che hai e se dovessimo scoprire che possiamo avere un risparmio in un nuovo conto corrente sarà tua facoltà chiudere quello precedente o mantenerlo.
Se ho già un conto corrente in un’altra banca, devo cambiare conto corrente?
No, non è necessario che tu cambia il conto corrente o chiuda quello che hai già presso l’altra Banca. Nel momento in cui decidiamo di iniziare a lavorare insieme è necessario aprirne uno con la banca con la quale collaboro.
Immagino che nella banca dove hai il tuo conto, hai rapporti di lunga data, conoscerai il direttore o avrai degli amici, avrai lo stipendio accreditato, le bollette addebitate, eventuali rate di prestiti o mutui addebitate e sicuramente avrai anche bancomat e carte di credito.
Per dovere di cronaca, tutte le bollette che vengono pagate, comprese le eventuali rate di finanziarie per prestiti o mutui di banca possono essere trasferiti da un conto all’altro e a tutto questo ci penso io.
Noi ci limiteremo a fare una verifica sui costi del tuo attuale conto corrente che hai e se dovessimo scoprire che possiamo avere un risparmio in un nuovo conto corrente sarà tua facoltà chiudere quello precedente o mantenerlo.
Se in una banca paghi 100 e nell’altra zero, a parità di servizio, tu quale sceglieresti?
Se una compagnia telefonica ti da gli stessi minuti, sms, internet ad un prezzo ampiamente più basso, tu pagheresti volutamente un prezzo più alto?
Se si, buon per te.
Ho degli investimenti in essere in un’altra banca, che cosa dovrei fare?
Immagino che sei già cliente di una banca e con essa hai delle operazioni fatte nel passato.
Stai tranquillo che i titoli non te li faccio vendere, come una buona baby sitter comincio ad accudirli. Ciò che bisogna mantenere lo manteniamo, ciò che dobbiamo vendere lo vendiamo, se c’è da comprare qualcosa la compriamo.
Come dal medico, prima facciamo le analisi e dopo se ci accorgiamo che ci sono valori fuori norma li correggeremo.
Nel tuo caso prima analizziamo l’attuale situazione e dopo, se ci fossero operazioni che non rispecchiano le tue esigenze, correggeremo.
Voglio provare, ma attualmente ho in corso un prestito/mutuo e non mi posso spostare, come posso fare?
Non c’è obbligo di chiusura del conto corrente che hai già.
Nel momento in cui decidiamo di iniziare a lavorare insieme e’ necessario aprirne uno con la banca con la quale collaboro.
Una cosa sono le operazioni di investimento che puoi fare e un’altra cosa è il prestito/mutuo che hai.
Nel caso avessi un prestito/mutuo, faremo pure una verifica sulle condizioni del tuo attuale prestito/mutuo. Verificheremo se è possibile ridurre l’attuale tasso di interesse che stai pagando alla banca e se dovessimo scoprire che possiamo avere un risparmio nella rata finale, potendo così avere più denaro disponibile ogni mese, sarà tua facoltà chiudere il conto o il prestito/mutuo precedente o mantenerlo.
Come dire: metteremo sulla bilancia da un lato quello che hai e dall’altro quello che potrai ottenere e ti sarà più facile così valutere cosa è più conveniente fare.
La banca con la quale lavori, aderisce al fondo per la tutela dei depositi?
Affermativo, la banca con la quale lavoro ovvero Banca Mediolanum, aderisce al fondo interbancario di tutela e garanzia dei depositi.
Se decido di provare e divento cliente, chi mi seguirà?
“Ok Salvatore, io sono pronto, ma dopo che divento cliente chi mi seguirà? Non voglio cadere dalla padella nella brace.”
“Nell’altra banca finchè sapevano che dovevo portare dei soldi ho avuto tutte le attenzioni, dopo che mi hanno fatto investire non ho sentito più nessuno.”
Questa è una domanda che il 100% dei nuovi clienti con cui ho il piacere di iniziare un rapporto di lavoro mi fanno e puntualmente rispondo a loro come rispondo a te dicendoti:
Ebbene la risposta e’ SI’! 🙂
Sarò personalmente io ad aiutarti e guidarti nel gestire i tuoi risparmi e proteggerli.
Tutte le famiglie con le quali ho lavorato hanno ricevuto una risposta alle loro domande entro 24 ore, in alcuni casi entro 2 ore.
Non sarai MAI lasciato solo!
Lavorando con una banca, tu proponi solamente i prodotti della banca con la quale lavori!
Questa è la domanda che amo di più e la risposta ti chiarirà tante cose che stanno avvenendo nello scenario degli addetti ai lavori.
Sfatiamo subito questo luogo comune perché:
oggi quasi tutti i professionisti nella finanza possono scegliere gli strumenti finanziari utili al cliente, tra decine di società di investimenti di fama mondiale non collegate da conflitto di interessi.
Questa prassi prende il nome di “Architettura Aperta”, proprio per offrire il meglio al cliente non restando vincolati solamente ai prodotti della banca.
Il mio lavoro lo avrei potuto fare da libero professionista, senza essere legato a nessuna Banca.
Questa figura in Italia prende il nome di “Consulente Finanziario Indipendente”.
E’ una figura professionale tipica nel Regno Unito ma scarsamente conosciuta in Italia e la gente diffida,
… e per spiegarti perché la gente diffida ti faccio una domanda:
tu andresti da un professionista che ti dice cosa devi fare con i tuoi soldi senza che abbia alle spalle una struttura solida che:
- sia in qualche modo garante per le operazioni poste in essere;
- aggiorni in i propri operatori in tempo reale e segua le condizioni economiche?
Immagino proprio di no.
Ecco perché gli italiani non si fidano. Gli italiani sono diversi dagli inglesi.
Gli italiani diffidano su tutto e vogliono tanta sicurezza, e per quanto professionale e preparato possa essere un “Consulente Finanziario Indipendente” lui sta facendo lo stesso lavoro che faccio io, però senza avere alle spalle una struttura solida che può garantire e fornire aggiornamenti in modo rapido.
Inoltre non ho scelto di fare il “Consulente Finanziario Indipendente” perché avrei fatto male il mio lavoro. Così come fanno i consulenti indipendenti, mi sarei limitato a dirti quali strumenti finanziari dovevi acquistare per proteggere i tuoi investimenti e tutto il resto lo avresti dovuto fare tu. Ti avrei lasciato da solo, con le seguenti conseguenze:
- o non lo avresti fatto perché non sai come fare;
- o lo avresti fatto male.
anche in un solo caso avrei fatto male il mio lavoro.
La maggior parte di questi consulenti finanziari indipendenti, sono ex direttori di banca, ex promotori finanziari, che sono stati già promotori finanziari e che ad un certo punto della loro vita professionale iniziano a sputare nel piatto dove hanno mangiato per tantissimi anni. Molti addirittura, nella loro passata esperienza, hanno fatto fare ai clienti tutta una serie di operazioni che da un momento all’altro invece dicono di non fare più.
A te vengono a raccontare che i promotori finanziari pensano solo ai loro interessi, che propongono solamente i prodotti della banca con la quale lavorano. Che loro ad un certo punto si sono trovato sulla “via di damasco” e sono li come i salvatori della finanza. Il vero motivo per cui non fanno più quello che hanno fatto per tanti anni a te non te lo verranno a dire mai.
E poi come ti dicevo prima: oggi quasi tutti i professionisti nella finanza possono scegliere gli strumenti finanziari utili al cliente, tra decine di società di investimenti di fama mondiale non collegate da conflitto di interessi.
Chiaramente non tutti i casi sono uguali, così come non tutte le banche sono solide e con modelli efficienti, ecco perché bisogna sapere a chi affidarsi.
Chi mi garantisce che farai i miei interessi?
Nel rispondere a questa domanda voglio svelarti ciò che molti consulenti non svelano, ovvero il loro sistema di guadagno.
Siccome voglio esordire nel migliore dei modi con te, penso che l’unico modo debba essere quello di non avere ne segreti, ne peli sulla lingua e di instaurare invece un rapporto fiduciario reciproco.
Ci sei fin qui?
L’impiegato della banca, dopo che ti ha fatto le operazioni, non ha interesse a chiamarti e il 27 del mese gli bonificano comunque lo stipendio a prescindere del lavoro che ha fatto.
Io invece fortunatamente guadagno prevalentemente sul patrimonio che mi è assegnato. Quindi più patrimonio ho, più guadagno. Abbiamo quindi un co-interesse e ti spiego il perchè.
A te interessa salvaguardare e far crescere il tuo patrimonio, compatibilmente con le tue esigenze e le condizioni di mercato. Corretto?
Il mio interesse invece è avere clienti soddisfatti che aumentano il mio patrimonio assegnato perché da quello ricaverò il mio reddito.
Per aumentarlo però si devono verificare due condizioni:
- clienti che si affidano;
- clienti soddisfatti dei risultati ottenuti e dell’assistenza ricevuta.
Se l’attuale cliente non è soddisfatto del rapporto e/o dei risultati, se ne va e si porta pure i soldi. Di conseguenza diminuisce il mio patrimonio e infine il mio guadagno. Inoltre potrebbe parlare male con l’amico, col parente, col vicino, finendo per fare una pessima pubblicità sul territorio e di conseguenza diminuiranno anche i potenziali clienti che si affideranno a me.
Per analogia: Dovendo scegliere un commercialista a cui affidare la tua contabilità, chi sceglieresti? Uno che ti cerca solo quando devi pagargli l’onorario e che oltre a non fare bene il suo lavoro ti fa perdere occasioni, oppure uno che cura i tuoi interessi e si preoccupa di darti il meglio?
Chi dei due commercialisti avrà una reputazione migliore e una fama maggiore?
Dunque pensi che posso permettermi di avere clienti insoddisfatti o delusi?